Quando si progetta uno spazio verde pubblico, accessibilità e inclusività sono due aspetti imprescindibili. Un parco giochi davvero inclusivo permette a tutti i bambini, indipendentemente dalle abilità, di partecipare all’esperienza del gioco, crescere, socializzare e sviluppare nuove competenze.
L’importanza del gioco nella costruzione di comunità
Secondo l’Agenda 2030, per costruire città sostenibili è fondamentale garantire a tutti – bambini, donne, anziani e persone con disabilità – l’accesso a spazi verdi sicuri e accoglienti. Il gioco, in particolare, rappresenta per i più piccoli un momento chiave di crescita personale e sociale.
Inclusività: non solo accesso, ma esperienza condivisa
Inclusivo non significa avere giochi “per disabili”, ma progettare ambienti dove tutti possano divertirsi insieme. Il vero obiettivo è creare spazi in cui ogni bambino possa trovare una sfida adatta alle proprie capacità, senza essere isolato o etichettato.
Diverse abilità, diverse esigenze
Nel progettare un parco inclusivo è importante considerare:
Disabilità motorie: difficoltà di movimento, equilibrio o coordinazione.
Disabilità sensoriali: deficit visivi e/o uditivi.
Disabilità cognitive: problemi di comprensione, apprendimento o gestione dell’autonomia.
Non sempre ogni gioco può essere usato da chiunque, ma l’accesso all’esperienza complessiva del gioco deve essere garantito a tutti.